“SIGNORINA, POSSO CHIEDERLE UNA CORTESIA?”

"SIGNORINA, POSSO CHIEDERLE UNA CORTESIA?"

Quando la conversazione comincia così, so già che non seguirà nulla di buono.

“Ma per andare in Grecia basta il green pass?”

“Ma per prendere il traghetto serve il tampone?”

“Il mio volo è stato cancellato, ma la compagnia non risponde al telefono, come faccio?”

Queste sono solo alcune delle domande che mi vengono poste quotidianamente da persone che credono di aver fatto l’affare dell’anno, prenotando un volo internazionale e organizzando una vacanza da soli o facendosi aiutare dall’amico che si definisce “l’esperto dei viaggi”.

Sono le stesse persone che mi chiamano dall’aeroporto ad orari improponibili e nel weekend, disperate e prese dal panico, perché “qualcuno” si è dimenticato di avvisarli che per andare all’estero oggi non basta il Green Pass, ma è necessaria tutta un’altra serie di documenti, in mancanza dei quali non viene concessa la partenza.

Soprattutto sono le stesse persone che, quando sono nei guai, mi chiamano credendo che io abbia poteri soprannaturali e che dia loro la soluzione per magia e soprattutto GRATUITAMENTE (perché dai, lo sappiamo entrambi che NESSUNO dei miei clienti mi chiamerebbe mai Signorina).

VUOI SAPERE COSA GLI PASSA PER LA TESTA QUANDO SI TROVANO IN UNA SITUAZIONE COSÌ?

L’idea di rilassarsi in vacanza viene sostituita in pochi secondi dall’incertezza, dalla paura, dalla confusione e dalla rabbia.

Iniziano a pensare a come spostare la vacanza di un giorno (come se fosse semplice, in estate, con le stanze d’albergo già prenotate ormai da settimane) oppure che si perderanno un giorno di vacanza, sempre che non abbiano altri servizi prenotati in coincidenza con il volo.

A come chiedere un ulteriore giorno di ferie a lavoro, sapendo che con tutta probabilità creeranno disagi ai colleghi.

Non marginale, a come passare una giornata intera in aeroporto, in attesa del volo successivo, sempre che ci sia.

E soprattutto iniziano a pensare ai costi aggiuntivi non previsti, che andranno a gravare sul loro portafoglio e che nessuno gli rimborserà.

È in quel momento che, presi dal panico, si ricordano che esiste un esperto del settore, per risolvere la situazione

OVVERO UN AGENTE DI VIAGGIO

Quello che si dimenticano è che il mio lavoro è organizzare il viaggio dei sogni, non rilasciare informazioni gratuite.

E ogni volta che succede, mi domando (e gli domando):

“MA NON ERA MEGLIO RIVOLGERSI AD UNA SPECIALISTA SIN DAL PRINCIPIO PER FISSARE UNA CONSULENZA ED ESSERE CERTO CHE AVREBBE PENSATO LEI A RISOLVERE OGNI PROBLEMA?”

Penso che spesso in alcuni turisti la convinzione di avere un risparmio annebbi la percezione che hanno del rischio di rovinare completamente il loro viaggio.

Bramano ardentemente il fare da sé ma, una volta che tutta la loro “organizzazione” va in frantumi, quello che fanno è dare la colpa al mondo anziché a loro stessi.

SAI INVECE COSA MI CHIEDONO I MIEI CLIENTI UNA VOLTA ARRIVATI IN AEROPORTO?

La risposta è molto semplice: nella stragrande maggioranza dei casi non mi chiedono assolutamente niente.

E se hai letto fino a qui penso che tu sappia anche il motivo. Non chiedono nulla semplicemente perché, fin dall’inizio, si sono affidati a un’esperta del settore, che si studia, si aggiorna e si documenta su tutte le normative.

Insomma, si sono affidati a qualcuno che ha fatto del viaggiare una ragione di vita, un lavoro e una passione.

Fin dall’inizio, hanno ricevuto tutte le informazioni necessarie, e ora si trovano su quell’aereo, direzione vacanza, pronti a vivere il loro viaggio perfetto. E se hanno un imprevisto (perché il volo cancellato o in ritardo, il bagaglio che non arriva, l’overbooking possono capitare) sanno che in poco tempo e senza troppa fatica verrà risolto.

Ora decidi tu se rischiare di partire tra mille incognite, oppure affidarti fin dall’inizio a una specialista del viaggio, in grado di farti sognare e vivere il tuo viaggio perfetto.

La scelta è tua.

Anna Bonfanti, specialista nella creazione del Viaggio Perfetto